8.2.10

I CHICCHI DI CAFFE' (racconto latino-americano)

Una figlia si lamentava con suo padre circa la sua vita e di come le cose le risultavano tanto difficili. Non sapeva come fare per proseguire e credeva di darsi per vinta. Era stanca di lottare. Sembrava che quando risolveva un problema, ne apparisse un altro.
Suo padre, uno chef di cucina, la portò al suo posto di lavoro. Lì riempì tre pentole di acqua e le pose sul fuoco; quando l'acqua delle tre pentole stava bollendo, in una collocò alcune carote, in un'altra delle uova e nell'ultimo collocò dei grani di caffè. Lasciò bollire l'acqua senza dire una parola. La figlia aspettò pazientemente, domendandosi cosa stesse facendo il padre...
Dopo venti minuti il padre spense il fuoco. Tirò fuori le carote e le collocò in un piatto. Tirò fuori le uova e le collocò in un altro piatto.
Finalmente, colò il caffè e lo mise in una scodella. Guardando sua figlia le disse: "Cara figlia mia, carote, uova o caffè?". La fece avvicinare e le chiese che toccasse le carote, ella lo fece e notò che erano soffici; dopo le chiese di prendere un uovo e romperlo, e mentre lo tirava fuori dal guscio, osservò l'uovo sodo.
Dopo le chiese che provasse a bere il caffè, ed ella sorrise mentre godeva del suo ricco aroma.
Umilmente, la figlia domandò: "Cosa significa questo, padre?".
Egli le spiegò che i tre elementi avevano affrontato la stessa avversità, l'acqua bollente, ma avevano reagito in maniera differente.
La carota arrivò all'acqua forte, dura, superba, ma dopo aver passato per l'acqua, bollendo era diventata debole, facile da disfare.
L'uovo era arrivata all'acqua fragile, il suo guscio fine proteggeva il suo interno molle, ma dopo essere stato in acqua, bollendo, il suo interno si era indurito. Invece, i grani di caffè, erano unici: dopo essere stati nell'acqua, bollendo, avevano cambiato l'acqua.
"Quale sei tu figlia?", le disse il padre. "Quando l'avversità suona alla tua porta, come rispondi? Sei una carota che sembra forte ma quando il dolore ed i problemi ti toccano, diventi debole e perdi la forza? Sei un uovo che comincia con un cuore malleabile e buono di spirito, ma che dopo una morte, una separazione, un licenziamento, un ostacolo durante il tragitto, diventa duro e rigido? Esternamente ti vedi uguale, ma dentro sei amareggiata ed aspra, con uno spirito ed un cuore indurito? O sei come un grano di caffè? Il caffè cambia l'acqua, l'elemento del suo dolore. Quando l'acqua arriva al punto di ebollizione il caffè raggiunge il suo migliore sapore.
Se sei come un grano di caffè, quando le cose si mettono peggio, tu reagisci in forma positiva, senza lasciarti vincere, e fai sì che le cose che ti succedono migliorino, che esista sempre una luce che, davanti alle avversità, illumini la strada e quella della gente che ti circonda.
Per questo motivo, non mancare mai di diffondere, con la tua forza e la tua positività, il dolce aroma del caffè!"

Auguro a tutti di essere "grano di caffè"

Don Angelo Riva


PS: LEGGETE QUI IL COMMENTO DI F. CAVALLERI

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