Venne allora all'onnipotente Zeus l'intuizione di dover dare ai suoi prediletti figli qualcosa con cui le loro noiose giornate si sarebbero movimentate, la calura del sole si sarebbe intimorita e le foglie secche spazzate via.
Ma per un lungo tempo a Zeus non venne idea alcuna, e nel contempo Eolo cresceva.
Divenuto grande e famoso per il suo prodigioso soffio, in una giornata nella quale tutto l'Olimpo stava quasi per esasperarsi a causa dell'eccessivo calore del sole e dell'immobilità delle piante, Eolo improvvisamente soffiò.
Fu un soffio fresco e prolungato, ben accolto da tutto l'Olimpo.
Da quel giorno Eolo diventò il dio dei venti ed ebbe il compito di rinfrescare e di allietare l'uomo con ciò che da troppo tempo Zeus non aveva saputo trovare: il vento.
Cavalleri
Sivero
Palese
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