12.3.10

EPICURO

Ecco, in greco e in italiano, una celebre frase del filosofo Epicuro:


« Tὸ φρικωδέστατον οὖν τῶν κακῶν ὁ θάνατος οὐθὲν πρὸς ἡμᾶς, ἐπειδήεπερ ὅταν μὲν ἡμεῖς ὦμεν, ὁ θάνατος oὐ πάρεστιν, ὅταν δὲ ὁ θάνατος παρῇ, τόθ' ἡμεῖς οὐκ ἐσμέν. » (IT)

« Il male, dunque, che più ci spaventa, la morte, non è nulla per noi, perché quando ci siamo noi non c'è lei, e quando c'è lei non ci siamo più noi. »

(Epicuro, Lettera sulla felicità (a Meneceo), (125) traduzione di
Angelo Maria Pellegrino, Stampa alternativa, Milano 1992.)

 
 
Parlando invece di Lucrezio, un grande scrittore latino che aderiva ai pensieri di Epicuro, possiamo citare il suo capolavoro De Rerum Natura (la natura delle cose), che tratta appunto dell'epicoreismo.

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