23.5.11

La situazione della lingua italiana

Oggi la lingua italiana si è evoluta diversamente da come si aspettavano gli intellettuali dell'epoca manzoniana: infatti capita spesso che le regole grammaticali si adeguino alla lingua parlata, e che nascano molti nuovi neologismi impuri.
Queste situazioni cercano di essere salvaguardate dall'Accademia della Crusca, che fa degli studi per stabilire ciò che è originariamente corretto. Le forme che stanno sparendo come i congiuntivi e i superlativi più complessi sono ormai soppiantati da forme orali più semplici.
Le capacità lessicali sono sempre meno ampie fra la popolazione non letterata, e molte parole ed espressioni dialettali si stanno inserendo nell'italiano standard.
La nostra lingua nazionale rimane fra le più belle (e difficili) al mondo anche perché ha permesso l'unità d'Italia linguistica su tutto il nostro territorio.


Francesco Cavalleri

18.5.11

Pour préparer l’oral de l’Esame di Stato di Primo Ciclo

MES PROJETS

Le lycée que je vais fréquenter

Le cours d’études qui m’attends si je veux être…

La ou les profession/s que j’aimerais faire

Un jeu : nomme trois parmi les métiers les plus utiles et trois parmi les moins utiles du monde ?




LES VACANCES

Les périodes de vacances pendant l’année scolaire en Italie


Où on peut aller et quels types de logement on peut choisir

Les avantages des vacances

Les vacances de mes rêves: où et avec qui

Une journée typique de mes vacances d’été



MES COPAINS




Qui ils sont
Leur caractère

Leur aspect et comment ils s’habillent

Où et quand je me rencontre avec eux

Ce qu’on fait quand on est ensemble

Pourquoi je les aime

Pourquoi ils m’aiment



Pubblicato da Lorenzo Butti e Lorenzo Vendramin

11.5.11

Cartaceo per l'esame di Educazione Ambientale

Nel terzo anno della scuola secondaria superiore, nella materia dell'educazione ambientale ci siamo occupati del fenomeno della globalizzazione. Abbiamo cioè analizzato tutti gli aspetti che sono stati modificati o sono nati con l'avvento della globalizzazione.
Nella mia classificazione ho diviso questi argomenti in cambiamenti sociali e cambiamenti naturali.
I cambiamenti sociali sono iniziati con la Rivoluzione industriale e sono proseguiti fino alla mondializzazione, che ha portato moltissimi aspetti positivi come il cosmopolitismo, l'intercultura e una ricchezza più diffusa (nei paesi ricchi), ma ha anche originato nell'uomo una mentalità lucrosa che non prevede il rispetto della dignità umana. Si sono così originati il razzismo, lo sfruttamento, la corruzione e il danno ambientale, che sono tutti fenomeni più o meno recenti della società odierna; ad esempio il trattamento indifferenziato di rifiuti pericolosi e rifiuti normali, senza considerare la possibilità del riciclo.
I cambiamenti naturali sono in gran parte causati dall'uomo e da sbagliata gestione delle calamità naturali: così a uragani, maremoti, eruzioni vulcaniche, cicloni e terremoti seguono disastri chimici, perdite di petrolio, disastri nucleari che danneggiano l'ambiente ma soprattutto distruggono moltissime vite umane.
I cambiamenti naturali di cui sentiamo più spesso parlare sono il buco nell'ozono, le piogge acide e l'effetto serra, per i quali molto spesso ci si
preoccupa notevolmente.
Ci sono anche fenomeni dove sono coinvolti sia cambiamenti sociali che cambiamenti naturali: essendo le risorse non rinnovabili per definizione finite*, ed aumentando con i cambiamenti sociali la sete di ricchezza dell'uomo e la sua ignoranza riguardo ai problemi ambientali, si arriva ben presto ad esaurire l'energia disponibile, o ad utilizzarne più di quanta se ne produce.
Bisogna quindi guardare al futuro: molte persone individuano nel nucleare la soluzione più efficace, mentre per altri bisognerebbe utilizzare le fonti di energia rinnovabili.
La mia posizione precedentemente favorevole al nucleare si è leggermente modificata dopo quanto successo in Giappone, ma vedo ancora molte difficoltà sullo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili.
Penso che in futuro tutto ciò che ho imparato quest'anno in educazione ambientale mi sarà molto utile, perché mi ha insegnato ad avere una visione critica ed oggettiva della realtà, in modo da essere sollecitato ad esprimere sempre il mio parere personale.
Gli ambiti che ho approfondito maggiormente, come i disastri naturali,
le catastrofi ambientali, i problemi della società e la classificazione dei rifiuti, sono tutti conoscenze in più che posso esporre all'esame.
In conclusione, l'educazione ambientale affrontata quest'anno mi ha fatto maturare una consapevolezza e una saggezza che sarebbero state difficili da trovare da solo.



Francesco Cavalleri





* inteso come: non infinite, esauribili.




Trinity

Alcuni membri della nostra classe stanno per conseguire la certificazione Trinity livello A2 dell'università di Londra. Dovranno parlare di un argomento a loro scelta e poi verranno interpellati con diverse domande, con un totale di una discussione di 10 minuti.

7.5.11

Il risorgimento

Quest'anno, lo studio del Risorgimento negli ambiti storici ed artistici è stato particolarmente accurato poiché nel 2011 si celebra il 150° anniversario dell'Unità d'Italia.
I festeggiamenti sul territorio nazionale e anche all'estero sono stati numerosi; noi siamo stati coinvolti direttamente tramite le attività scolastiche.
La mostra “L'anima italiana” di Ernesto Solari è uno degli esempi più vicini che possiamo trovare; in essa il nostro professore ha illustrato i principali protagonisti del Risorgimento italiano.
C'è anche da ricordare che i 150 anni sono stati considerati eccezionalmente festa nazionale, e quindi non si è andati al lavoro e a scuola.
L'esperienza per me più significativa riguardante il Risorgimento e l'Unità d'Italia, è stata la partecipazione all'opera teatrale di Verdi Nabucco, e tutte le spiegazioni e gli approfondimenti che ci sono stati suggeriti dalla docente Concetta Fanciano. Un particolare valore artistico e storico ha il canto più conosciuto del Nabucco, il Va' Pensiero,
perché ispirò gli animi dei focolai del Risorgimento. Un interessante percorso sui contenuti del Va' Pensiero, il salmo ebreo 137 e il sonetto di Quasimodo Alle fronde dei salici è riportato di seguito.
SALMO137
Lungo i fiumi laggiù in Babilonia, sulle rive sedemmo in pianto
al ricordo struggente di Sion; sopra i salici, là in quella terra, appendemmo le cetre armoniose. Oppressori e infami aguzzinici chiedevan le nostre canzoni, dopo averci condotti in catene, le canzoni di gioia chiedevan:"Intonateci i canti di Sion". Potevamo noi forse cantare salmi e canti del nostro Iddio in quel triste paese straniero? La mia destra sia paralizzatase ti scordo, o Gerusalemme. Mi si attacchi la lingua al palato se un istante appena io lascio di pensarti, mia Gerusalemme, se non pongo te, Gerusalemme, al di sopra di ogni mia gioia. Tu ricorda i figli di Edom: Dio, quanto nel giorno supremo contro Gerusalemme urlavan:"Distruggete le mura, abbattete, annientate le sue fondamenta". Babilonia, o madre di morte, sciagurata città, sia beato chi ti rende la stessa infamia, sia beato chi afferra i tuoi figlie li stritola contro la roccia.

VA' PENSIERO
Va, pensiero, sull'ali dorate;
Va, ti posa sui clivi, sui colli,
Ove olezzano tepide e molli
L'aure dolci del suolo natal!
Del Giordano le rive saluta,
Di Sionne le torri atterrate...
Oh mia patria sì bella e perduta!
O membranza sì cara e fatal!
Arpa d'or dei fatidici vati,
Perché muta dal salice pendi?
Le memorie nel petto riaccendi,
Ci favella del tempo che fu!
O simile di Solima ai fati
Traggi un suono di crudo lamento,
O t'ispiri il Signore un concento
Che ne infonda al patire virtù!

ALLE FRONDE DEI SALICI
E come potevano noi cantare
Con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio,
al lamento d’agnello dei fanciulli,
all’urlo nero della madre
che andava incontro al figlio crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.

Sono molte le parti che rispecchiano la comune ispirazione poetica di Verdi e Quasimodo.
Ma per comprendere al meglio il Risorgimento e l'Unità d'Italia, bisogna conoscere a fondo il contesto culturale in cui si svolsero.
Nella letteratura del Romanticismo, troviamo Manzoni col capolavoro I promessi sposi.
Nel Romanticismo pittorico si distinsero quattro artisti per ogni paese coinvolto nel movimento: Turner, il paesaggista inglese; Friedrich, il tedesco autore del dipinto allegorico Viandante su un mare di nebbia; De la Croix, il pittore combattente francese che si schierava politicamente; Hayez, l'italiano autore del Bacio.
Gli avvenimenti storici sono sintetizzati in questa scaletta.
• 1815: Congresso di Vienna: si ritorna all'assolutismo dopo Napoleone. Viene effettuata una divisione degli stati per creare un equilibrio fra di loro ma non si tiene conto della cultura, delle
lingue e delle religioni dei popoli che vengono così mescolati e divisi.
Questo causa il malcontento delle popolazioni che si sentono vittime di un'ingiustizia.
• 1820-1821: I primi moti rivoluzionari cominciano in Francia, con i Comuneros, e arrivano in Italia dove i Carbonari riescono ad ottenere una costituzione da Carlo Alberto, ma pochi mesi dopo tutte le rivolte europee vengono soppresse dagli eserciti della Santa Alleanza e le costituzioni abolite.
Fra i patrioti prigionieri troviamo Silvio Pellico, autore de Le mie prigioni.
• 1830-31: La seconda ondata ha origine a Parigi; infatti la Francia ottiene la costituzione, ma negli altri paesi la situazione non cambia.
Però si capisce che l'equilibrio imposto dalla Santa Alleanza non può durare all'infinito.
• 1831: Il senso dei moti è racchiuso nel pensiero di un uomo, Giuseppe Mazzini, che ha un sogno: l'Italia Unita.
Per perseguirlo fonda a Marsiglia La giovine Italia.
• 1843-44: I moti di Mazzini falliscono, il più scoraggiante fu quello dei fratelli Bandiera in Calabria; essi vengono
uccisi dai Borbone senza che i contadini partecipino alla rivolta.
• 1844: Nascono nuove scuole di pensiero sull'Italia: per Gioberti va seguita la strada del federalismo sotto la guida del papa, mentre per Balbo l'Italia federale deve essere guidata dai Savoia. L'idea di Cattaneo è un'Italia federata formata da Repubbliche borghesi.
• 1848: Per i problemi sociali, economici e nazionali dell'Europa, scoppia a Parigi una rivoluzione alla quale prendono parte borghesi, operai ed artigiani. La Francia ottiene il suffragio universale. Dopo Parigi, si susseguono rivolte in tutta Europa. In Italia ha inizio con le rivolte la prima guerra d'indipendenza dove Carlo Alberto, dopo aver concesso uno statuto, viene sconfitto da Radetzky e firma l'armistizio a Custoza.
• 1854: È entrato in scena un personaggio importantissimo: Camillo Benso Conte di Cavour. Per farsi amica la Francia, manda in aiuto un esercito italiano in Crimea ad aiutare i francesi.
• 1858: Le trame di Cavour permisero all'Italia di firmare con la Francia gli accordi di Plombières: i francesi sarebbero intervenuti quando gli austriaci avessero attaccato il Piemonte. L'esercito sabaudo fece in modo di farsi attaccare. La Francia interviene. Così cominciò la seconda guerra d'indipendenza.
• 1859: Quando l'Italia sembra fatta,
Napoleone III si tira indietro: firma a Villafranca l'armistizio. Per ora la sola
Lombardia era stata annessa al Regno Sabaudo.
• 1860: Garibaldi è tornato deciso a liberare l'Italia centro-meridionale; per questo parte da Quarto con 1000 camicie rosse alla volta della Sicilia.
Da lì risale l'Italia liberando tutti i territori che incontrava, anche perché molti contadini si unirono a lui. Anche i Borbone furono battuti sul Volturno.
A Teano Garibaldi incontra Vittorio Emanuele II con l'esercito “regolare” e gli cede i territori conquistati.
• 1861: Finalmente, Vittorio Emanuele II dichiara il 17 Marzo l'Unità d'Italia.
Gli unici territori che ancora non sono annessi al Regno sono il Veneto e il Lazio.
• 1862: Garibaldi marcia verso Roma, ma viene fermato. La capitale è spostata da Torino a Firenze.
• 1866: L'Italia si allea con la Prussia, che voleva conquistare la Confederazione germanica, per ottenere il Veneto nella terza guerra d'indipendenza.
L'Italia perse ma vista la vittoria Prussiana riuscì ugualmente ad ottenere il Veneto.
• 1871: Dal momento che la Francia era stata sconfitta, ora lo stato pontificio non aveva più protezioni. Attraverso la breccia di Porta Pia l'esercito Italiano entrò a Roma e la conquistò. La capitale venne trasferita definitivamente a Roma.

Oltre agli avvenimenti storici e artistici, ci furono scoperte e invenzioni scientifiche molto importanti, come la lampadina e la macchina a vapore.
A livello sociale la classe dominante era la borghesia.
In conclusione, sono contento che il 150° anniversario dell'Unità d'Italia sia capitato proprio nell'anno del mio esame, perché mi ha consentito di fare approfondimenti su questo tema e di poterlo presentare all'esame con maggior consapevolezza. Penso spesso con grande ammirazione e gratitudine ai vari personaggi che, agendo bene nel passato, ci permettono oggi di vivere nello stato Italiano unitario.
Spero che questi festeggiamenti riaccendano un poco le speranze di un'Italia migliore di quella che stiamo vivendo e che ognuno di noi possa essere orgoglioso della sua italianità.




Francesco Cavalleri

Mappe

Nella preparazione all'esame di terza media, i nostri professori ci hanno suggerito l'utilizzo di mappe concettuali. Con il programma Cmap, questi sono alcuni risultati:






Mappe realizzate da Francesco Cavalleri