L'autore
Randall Wallace è uno sceneggiatore, regista, produttore cinematografico, cantautore e scrittore statunitense. Nato in Tennessee nel 1949, si laurea all'Università Duke, che frequenta come studente seminarista studiando storia delle religioni. Dopo aver tentato una carriera nel canto e nella composizione, nei primi anni Ottanta si trasferisce a Hollywood, dove inizia a scrivere racconti e romanzi, ma soprattutto inizia a scrivere sceneggiature per la televisione. Dopo la breve parentesi televisiva, esordisce nel 1995 con la sua prima sceneggiatura per il cinema: per Mel Gibson scrive Braveheart - Cuore impavido che ottiene una candidatura all'Oscar per la migliore sceneggiatura originale e vince un Writers Guild of America Award. Dal 1980 ad oggi ha scritto sette romanzi ed è stato l'autore di canzoni per diversi artisti.
La sintesi
Ambientato fra i paesaggi delle colline della Scozia e i palazzi reali di Londra e Parigi, Braveheart si suddivide in quattro atti -il ragazzo, il ribelle, il governatore, cuori impavidi- e numerosi capitoli all'interno di essi. Un ragazzo, chiamato William Wallace, si vede portare via dalla crudeltà degli inglesi -nonché dal loro perfido re Edoardo I “Longshanks”- il padre e il fratello, e viene affidato ad un suo zio, un prete, col quale imparerà tutto, dalle strategie di guerra al latino. Il romanzo riprende un decennio dopo, raccontando il matrimonio d'interesse fra Isabella I, principessa di Francia, ed Edoardo, l'unico figlio del re d'Inghilterra. In Scozia, William torna al suo paese natale dove sposa la bellissima Murron.
In seguito a controversie con dei soldati, Murron viene sgozzata dallo sceriffo della città per attirare Wallace; che, pazzo dal dolore, organizza una rivolta col fedele amico Hamish e il padre dell'amico, il vecchio Campbell. Sostenuti da una dozzina di contadini, il coraggio e il furore di William Wallace li porteranno alla vittoria contro la guarnigione inglese che opprimeva il villaggio.
Da quel momento, l'unico scopo della vita di William sarà sconfiggere gli inglesi conquistando il loro territorio fino a Londra. Così comincia un lungo periodo passato fra i boschi ad aspettare rinforzi dai clan circostanti e sui campi di battaglia contro le guarnigioni mandate dall'Inghilterra. Fino a che arriva un giorno molto importante: l'esercito di guardia al confine scozzese sta attaccando l'esercito di Wallace in una pianura tagliata da un fiume con un ponte. Uscendo vittorioso grazie alla tecnica di battaglia ed al suo immenso coraggio, William Wallace viene ordinato cavaliere dai nobili scozzesi, che nel contempo sono in lotta fra loro per il successore al trono di Scozia. Fra gli alleati di William c'è un irlandese, Stephen, che si è conquistato la sua fiducia, e che lo seguirà insieme ad Hamish in tutte le battaglie.
Intanto a Londra il re Edoardo è scontento perché la Francia è sempre più restia ad unire le due corone, e parte per Parigi, affidando al figlio il compito di combattere Wallace.
L'esercito della Scozia, dopo aver espugnato York, viene raggiunto dalla principessa Isabella con una proposta di pace, rifiutata, ma lei e William si innamoreranno comunque.
Durante una ritirata per la mancanza di rinforzi da parte dei nobili, Wallace viene informato che i lancieri francesi, la fanteria irlandese e i tiratori olandesi sono sbarcati con un'enorme esercito inglese per attaccarli. In questa battaglia, oltre a decidersi la libertà della Scozia, un uomo darà prova di un coraggio sovrumano, impensabile: quell'uomo è William Wallace.
Lo stile
Nello stile di Randall Wallace si nota subito che le descrizioni fisiche sono molto succinte mentre sono evidenti le digressioni riflessive su strategie e pensieri. Essendo un romanzo d'azione, è innanzitutto coinvolgente ed esaltante; è ovviamente in parallelo con delle storie d'amore che alleggeriscono le asperità della guerra, lasciandone comunque trasparire tutto il furore e l'orgoglio scozzese, in particolare quello di William Wallace.
Il libro sembra intensificarsi sempre di più fino agli ultimi capitoli, nei quali invece regnano il silenzio e la pioggia.
La passione, l'odio, la tristezza, ma soprattutto il coraggio, giganteggiano nel cuore senza paura di Wallace, di Braveheart.
Impressioni personali
Premetto innanzitutto dicendo che questo libro l'ho letto in parte a Londra, in vacanza con la mia famiglia, e ciò mi ha reso maggiormente partecipe delle avventure di William.
A me è sembrato innanzitutto un libro equilibrato, che non concede troppo spazio né alla eccessiva cruenza della guerra né all'amore.
Poi, mi è sembrato un fantastico capolavoro minuziosamente curato nell'aspetto umano e dei luoghi. Luoghi che, di giorno visitavo, e che di sera leggevo nel mio libro.
Nell'immensa navata di Westminster Abbey ho capito cosa provò William Wallace mentre veniva processato, e mi sono emozionato nel vedere la gigantesca tomba di Edoardo I.
Infine, pensando a quale capolavoro è nato da una leggenda popolare scozzese, mi rendo conto ogni giorno sempre di più che forse l'autore, Randall Wallace, è veramente un lontano nipote di William Wallace, come afferma nel libro, perché solo chi ha nel sangue quello di un cuore impavido può pensare a scrivere in un modo così emozionante.
Francesco Cavalleri